Game Based Learning and Gamification : Strategie per includere

Nome della scuola: 
Istituto Secondario di secondo grado " G. Minzoni"
Paese: 
Giugliano
Regione: 
Campania
Città: 
Napoli
Link al Video di presentazione: 
https://drive.google.com/file/d/11la2oy98CWDYutTlbonzolrGby6aLH-H/view?usp=sharing
Descrizione del lavoro educativo innovativo e inclusivo: 
Il progetto è stato presentato in un istituto superiore ad alto rischio dispersione e con la presenza di alunni molto problematici,un istituto definito di "Frontiera". Si è partiti con problemi legati alla dispersione scolastica e all'inclusione, gli alunni , in maggior parte, presentavano gravi problemi personali e familiari , molti erano seguiti da assistenti sociali e alcuni seguivano progetti di recupero educativo. Era necessario , in questo istituto, attivare nuove strategie .Grazie all'uso del game based learning e Gamifcation si sono avuti successi didattici e personali. Ho utilizzato la gamification, in cui si applicano meccanismi tipici dei giochi a situazioni che non sono di gioco, con l’obiettivo di incoraggiare lo svolgimento di un’attività o l’acquisizione di un comportamento. Il principio alla base della gamification è molto semplice: se ci divertiamo, otteniamo risultati migliori. Rendere una determinata attività più divertente grazie all’inserimento di elementi come punti, sfide e ricompense aumenta quindi il grado di coinvolgimento, la motivazione e i risultati raggiunti. Game-based learning, invece, significa utilizzare giochi e videogiochi come strumento per imparare. Perché ho utilizzato il game-based learning? Per promuovere il pensiero critico, creativo e computazionale Per promuovere la collaborazione Per rendere l’apprendimento più coinvolgente, grazie alle dinamiche di gaming e al fatto di usare giochi che fanno parte del quotidiano degli studenti Per insegnare argomenti delle materie tradizionali in modo più coinvolgente. Il gioco è inscritto nella natura stessa delle relazioni umane e accompagna e ci accompagna dall’infanzia all’età adulta. Non parlo di quel gioco che è basato sull’azzardo o sul rischio e che tormenta la nostra epoca, ma del modo in cui ognuno di noi si mette in gioco ogni giorno per essere parte delle realtà in cui vive, dai luoghi di lavoro, alla città, alle compagnie di amici, allo sport, alla vita familiare. È vero che nel linguaggio di ogni giorno il gioco richiama qualcosa di effimero. Ciò è innegabile ma, riflettendo con attenzione, non è difficile accorgersi che il gioco aiuta a mettere in evidenza le forme più nascoste delle relazioni e delle azioni sociali. Basterebbe riconoscere che ogni possibilità di messa in discussione dell’ordine esistente e, quindi, di innovazione dipende decisamente dal gioco per rendersi conto della sua rilevanza. Di un giunto che ruota in una camera che lo contiene si dice che ha gioco: quello spazio è la condizione del funzionamento di quella macchina. Il gioco, nello stesso senso, è condizione del funzionamento delle realtà in cui viviamo. Applicare una simile prospettiva alla realtà , ad esempio, significa almeno due cose: immaginare possibile vie alternative possibili foriere di innovazione; percorrere le vie dell’ironia sul presente, riconoscendo che l’ironia è il sale della terra per ogni realtà che non voglia ripetere se stessa, come mostra la refrattarietà che i poteri dominanti di solito hanno nel confronti dell’ironia. Grazie al progetto e soprattutto grazie alle nuove strategie educative, tutti gli alunni hanno collaborato in modo proficuo , si sono sostenuti a vicenda nei momenti di difficoltà, alcuni momenti sono stati commoventi,sono riusciti ad avere una nuova forma mentis che ha consentito loro di affrontare con più serenità la scuola, ma soprattutto la vita. Il progetto è stato selezionato da città della scienza di Napoli come progetto altamente innovativo, il 30 Ottobre sono stata invitata a relazionare su di esso. Attualmente sono formatrice di didattica innovativa : Coding, Robotica, Game based learning, Gamification, Intelligenza Emotiva. Nella scuola non bisogna mai disegnare confini, ma guardare orizzonti !
Disciplina/e Insegnata: 
Inglese