LO SMART WORKING A SCUOLA - IL PRIMO CONSIGLIO DI CLASSE IN ITALIA VIA SKYPE

Il futuro passa da qui. Come mi piace ripetere. Passa da una scuola del Mezzogiorno d'Italia. Ho deciso di portare lo smart working a scuola per rispondere anche e soprattutto alle diverse sollecitazioni normative che vogliono il lavoro agile anche nella pubblica amministrazione, oltre che favorire una migliore qualità della vita dei docenti, delle famiglie e degli studenti, e quindi in generale della comunità all'interno della quale operiamo. Ed anche per motivi di sostenibilità ambientale della quale tanto si parla in questo nostro tempo. Questa sperimentazione, iniziata con i colloqui con i genitori via Skype e proseguita in questo anno con i consigli di classe via skype, potrebbe risultare strategica soprattutto per quelle scuole frazionate in tanti plessi talvolta difficilmente raggiungibili con una utenza che arriva anche da lontano. Sogno una scuola che si incontri con la modernità e sperimenti e viva quello che sarà il futuro, mi corre l'obbligo di ringraziare tutti i docenti, la componente genitori, gli studenti ed il personale ata dell'istituzione scolastica che ho il privilegio di dirigere: ogni nostro traguardo nasce da un rapporto sinergico e da una sincera condivisione degli obiettivi e delle strategie. E l'utenza ci premia e continua a premiarci, per una eccellente qualità dell'insegnamento e per una progettualità che vede, pur tra mille difficoltà, proiettare la scuola in una dimensione che possa essere il più possibile vicina alle esigenze della modernità e di un mondo che cambia velocemente e forse troppe volte gli ultimi a rendersene conto fino ad oggi sono stati proprio gli operatori della scuola. La scuola che emerge dal nostro sapiente uso delle nuove tecnologie è accessibile, inclusiva, di qualità, aperta al territorio. Nella mia idea la scuola non deve arrivare dopo, quando già tutto è accaduto, e quindi restare indietro, la scuola deve andare di pari passo con i tempi, con le esigenze dei giovani e deve, perché no, provare addirittura ad anticipare quello che sarà. Sogno quindi una scuola che sia quantomeno al passo con i tempi... ed anzi che anticipi i tempi! La comunità educante ha molto apprezzato queste iniziative tese all'utilizzo delle nuove tecnologie a servizio di una migliore qualità del servizio e della qualità della vita: docenti, famiglie e studenti sono partecipi e protagonisti di una progettualità in divenire che ci rende pionieri in questo campo, infatti siamo stati i primi in Italia a sperimentare un Consiglio di Classe da remoto, proprio lo scorso 28 ottobre con risonanza mediatica in tutto il Paese.