Una scuola ha realizzato un prototipo di forno perfettamente funzionante, un’organizzazione non governativa ha progettato una piattaforma open source dedicata alle seconde generazioni di giovani immigrati, un’insegnante con la collaborazione di una logopedista ha programmato un software “a costi zero” per i bambini con difficoltà linguistiche…
I primi cento
progetti iscritti al
Global Junior Challenge rispecchiano in pieno lo spirito del concorso internazionale: l’uso strategico delle nuove tecnologie informatiche, come una sorta di “acceleratore sociale”, per l’educazione, la circolazione delle conoscenze, la solidarietà, la riduzione del divario sociale e la cooperazione interculturale.
Fino al prossimo 31 luglio possono iscriversi scuole e università, istituzioni pubbliche e private, cooperative e associazioni culturali, imprese e privati cittadini. I progetti partecipano al concorso suddivisi in varie
categorie, secondo l’età dei destinatari.
In quattro edizioni gli esperti delle giurie hanno valutato più di 2.000 progetti realizzati in ogni parte del mondo. Hanno partecipato all’evento finale, spazio espositivo, convegni e premiazione, oltre 24mila persone, provenienti da oltre 70 Paesi. Oltre due milioni e mezzo i
click sul sito
www.e-inclusionsite.org per finanziare i progetti nei Paesi più poveri.
Per saperne di più: