Link al Video di presentazione:
https://www.youtube.com/watch?v=CkOFhM-wzWQ
https://www.facebook.com/galileicostascarambone/videos/749520618821988/?t=4
Descrizione del lavoro educativo innovativo e inclusivo:
Insegno informatica in un Istituto Tecnico Economico e da oltre 15 anni incentivo i miei studenti (da 14 a 18 anni) ad ideare, implementare e gestire vere e proprie micro “startup”, sono delle idee imprenditoriali con cui gli studenti creano e vendono sul mercato reale servizi, prodotti o applicazioni innovative. Questa particolare tecnica didattica offre ad una piccola percentuale degli studenti (coloro che hanno il Fattore “S”, nati per l’imprenditoria: 5-10%) l’opportunità unica di rendere i 5 anni delle superiori una palestra perfetta per il loro futuro ed essere startuppers con esperienza già a 18 anni. Agli altri studenti, coloro che non hanno il fattore “S” (90-95%), il percorso di educazione all’imprenditorialità offre la possibilità di acquisire alcune delle più importanti digital e soft skills richieste dal mercato del lavoro, tra cui il “problem solving”, il “team work”, ricerca e utilizzo di informazioni digitali utili, capacità decisionale, autostima e fiducia nelle proprie capacità, resilienza, gestione del fallimento, proattività, fiducia nel futuro.
il mio approccio è diverso da quello utilizzato nelle università e scuole superiori nel resto del mondo. Non mi baso su un fondamento di teoria (cosa è l’impresa, chi è l’imprenditore, cosa è un Business Model Canvas o un Business Plan, etc.) chiedendo agli studenti di inventare un nuovo servizio o prodotto o applicazione che possa essere interessante per il mercato o risolvere un problema. Una volta scelta l'idea più "geniale", si procede con la ricerca del nome, la progettazione del logo, le indagini di mercato, la realizzazione del servizio, prodotto, applicazione (o del prototipo) e, infine, con l’immissione sul mercato reale, con la vendita (o tentata vendita) ai clienti. Tutti i concetti si imparano strada facendo, hands on. Si impara a redigere un Business Plan, ad esempio, quando se ne ha bisogno e sapendo qual è effettivamente il servizio o prodotto interessato. Questo approccio didattico rappresenta un modello originale e totalmente replicabile. Sul sito web www.i-startup.it è spiegata la metodologia e, soprattutto, sono elencati molti esempi di startup economiche e sociali ideate dai nostri studenti.
In questi anni i risultati sono stati di diversa natura. Oltre ai suddetti benefici per ciascun studente (esperienze, digital e soft skills), molti sono stati i premi e riconoscimenti meritati dalle diverse startup (ECOisti, xCorsi, CurlyBrothers, Mabasta) ideate dai ragazzi. In particolare l’impresa sociale “Mabasta” (Movimento Anti Bullismo) ha fatto incetta di premi negli ultimi 12 mesi (www.mabasta.org).
In termini personali, invece, gli ultimi quattro anni sono stati particolarmente significativi (2015 - finalista “Global Teacher Prize”, 2016 – “Ashoka Italian Innovator in Education”, 2017 – finalista “Italian Teacher Prize”, 2018 – finalista “Entrepreneurship and Innovation Teaching Excellence Awards”, 2019 – “Ashoka Change Leader”).
Ho scelto di utilizzare strumenti e metodologie didattiche innovative in quanto, non solo il futuro, ma anche il presente chiede ai nostri giovani conoscenze, competenze ed esperienze che vanno ben oltre le programmazioni ministeriali. Tutti i feedback ottenuti negli ultimi 15 anni dagli studenti “di ritorno” hanno confermato l’utilità e l’opportunità di approcci educativi che vedono il digitale tra gli strumenti più idonei.