L'Inglese è una lingua e non una materia, si deve quindi partire dalla realtà per conoscerla e semmai amarla.

Nome della scuola: 
Liceo Classico Statale Ennio Quirino Visconti
Paese: 
Italia
Regione: 
Lazio
Città: 
Roma
Link al Video di presentazione: 
https://we.tl/t-YiejdquR4T
https://drive.google.com/open?id=1YK5wZxaTL5K7D_inRXGXfbhiy-sgWCJB
Descrizione del lavoro educativo innovativo e inclusivo: 
“Si educa molto con quello che si dice, ancor più con quel che si fa, molto di più con quel che si è!” (Ignazio di Antiochia, II Sec. d.C) L’Approccio artistico Queste parole esemplificano la differenza tra un approccio artistico ed uno scientifico al problema dell’educazione. L’approccio scientifico sposta il problema dal totale al particolare. L’altro approccio, invece, quello artistico, non ha bisogno di differenziare, separare nel tentativo di trovare il modo giusto per fare una certa cosa o per ottenere un certo risultato desiderato perché esso è presente nella sua totalità nel maestro. Non come prodotto da passare o come conoscenza da inculcare ma come modalità di affronto della realtà. L’approccio artistico coincide e si attua con una persona realizzata, cioè con una specifica identità, che affascinando con quel che è, dice e fa, comunica "significato" e lo studente non può non apprendere anche se poi potrà liberamente e criticamente trovare altre soluzioni alle questioni che il maestro gli propone. Questo paragone non vuole sminuire la scienza a scapito dell’arte ma solamente sottolineare un errore che si commette nel voler per esempio capire scientificamente l’amore o la libertà. Non si può studiare l’amore o la libertà scientificamente. Esse sono realtà che si riconoscono quando si vedono o se ne fa esperienza e se anche le si volesse analizzare non si può mica avere amore perché lo si è studiato o essere liberi perché si è capito quali fattori lo permettono. Ciò che si è Per capire meglio il significato del perché secondo Sant’Ignazio ciò che veramente insegna nasce da ciò che una persona è, bisognerebbe pensare ad un’opera d’arte. Una poesia è sì fatta di parole (ciò che si dice) ma queste parole sono organizzate in una maniera particolare (ciò che si fa) perché un’opera d’arte è, ed è qualcosa di unico (ciò che si è) e non può essere ridotto a versi, forma e contenuto. In altre parole la poesia è, e comunica senza la preoccupazione di comunicare. Tramite un'opera d'arte avviene qualcosa di straordinario che è l’esperienza della conoscenza. L’esperienza dell’apprendimento di qualcosa di nuovo che emergendo dal buio del nascosto appare e si palesa come novità e può essere definita Aletheia, cioè non più nascosto. Per noi si chiama verità. La verità, dunque, appare tramite un lavoro d’arte in maniera più efficace e vera che tramite un articolo di giornale o tramite la stessa cosa vera in sé. Perché la verità non è il realismo di una realtà che è la superficie di una realtà, ma la profondità di una realtà. A questo punto ritornando alla frase di Sant’Ignazio possiamo dire che insegna chi possiede la verità perché la verità emerge dal docente come essa emerge dall’opera d’arte. Che cosa è l’uomo? Senza porsi questa domanda non è possibile educare. L’uomo che si pone questa domanda è alla ricerca del mistero della sua vita. E’ alla ricerca dell’unica cosa che vale veramente cercare e che è all’origine di tutto. La curiosità esistenziale del sapere chi siamo e per cosa siamo fatti è ciò che ha portato alla costruzione di cellulari e ad andare sulla luna. E' l’unica cosa per cui vale veramente spendere il proprio tempo. Ma tutto il proprio tempo e non solo il tempo libero. Solo se l’uomo è mistero o meglio vive la propria vita nella dimensione del mistero potrà essere insegnante e vero insegnante così come buon ingegnere e buon dottore. Senza cioè la curiosità esistenziale del cosa si è non è possibile ispirare ed infiammare. Qualunque professione tu faccia l'esser curiosi e interessati alla realtà, ti fa essere un buon dottore o buon ingegnere e anche un buon professore d'Inglese. L'inglese Se, dunque, l'Inglese è una lingua e non una materia, come chiunque ammetterebbe, non si potrebbe non parlare sempre e solo in Inglese, dalla forchetta a Dio. Parlare in Inglese perché si possa creare un ambiente vivo, palpitante e facilitante la conoscenza mai disturbato dalla traduzione, ma alimentato dalla autorevole forte presenza dell'insegnante che non solo pensa in inglese ma che "sente" le parole come cose vive. Si arrabbia, cioè, in Inglese ed è credibile. Creare un ambiente attraente, anche se faticoso, può essere paragonato ad una piscina e l'apprendimento della lingua all'imparare a nuotare. E' come se si pensasse che si debbano imparare i movimenti del nuoto fuori dall'acqua e poi applicarli dentro l'acqua mentre quello che io ho sempre proposto e continuo a proporre è buttarsi in acqua e cominciare a nuotare. Questo metodo porta i ragazzi a vivere la lingua e sentire le parole come vive e quindi a balbettare e poi parlare, e non solo a "pensare" come tradizionalmente si pensa, ma a "sentire" il peso delle parole. La frase mostra e nasconde la grammatica come un uomo mostra e nasconde l'essere. Si parte dunque dalla realtà della lingua e non dalla vivisezione della lingua e si giunge alle domande esistenziali che hanno dato origine alla poesia all'arte alla scienza e a tutto ciò che l'uomo ha costruito. Lo studio della letteratura, poi, avverrà non a partire dal contesto storico ma, al contrario dall'opera d'arte in quanto opera d'arte. La poesia si ascolta e non la si legge e l'impatto della forma poetica equivale all'impatto che una canzone o un pezzo musicale ha sullo studente. Prima la realtà e poi la definizione o categorizzazione della cosa. In questo modo si riesce a motivare gli studenti a continuare sia a parlare che a leggere e scrivere, ed avendo anche un' ipotesi di lavoro su che "cos'è l'arte" che deve essere verificata nella sua veridicità ed eventualmente rigettata per un'altra, si riesce ad entrare finalmente nella conoscenza della realtà e a prendere due piccioni con una fava. Si impara la lingua vivendo e capendo chi siamo. Questo metodo l'ho sviluppato nel corso degli anni a partire dalla mia prima esperienza in un linguistico e continuato per molti anni in un liceo scientifico e poi classico. Negli ultimi anni ho girato parecchio e quindi sono passato in diverse scuole approdando infine al Visconti di Roma. I risultati di questo metodo che chiamerei esistenziale è testimoniato dai discenti che nonostante siano passati 20,30 anni dalla loro esperienza di studenti, sono stati disposti a fare dei video di testimonianza, da ciò che essi dicono e dal livello alto di preparazione linguistica raggiunta.
Disciplina/e Insegnata: 
Lingua e Letteratura Inglese