Laboratorio e scrittura: buone prassi di un connubio imperfetto

Nome della scuola: 
IPSIA "G. Giorgi"
Paese: 
Italia
Regione: 
Basilicata
Città: 
Potenza
Link al Video di presentazione: 
https://www.youtube.com/watch?v=rSs8N5yI0dw&feature=youtu.be
Descrizione del lavoro educativo innovativo e inclusivo: 
Il progetto è stato sviluppato da un gruppo di n°3 docenti: Prof. Pietrafesa Giulia (Lingua e letteratura italiana), Prof. Patarino Enrico (Laboratorio tecnologico ed esercitazioni), Prof. Martinelli Leonardo (Laboratorio di Tecnologia Meccanica). È stato realizzato nella classe 3B indirizzo MAT, opzione Mezzi di Trasporto, composta da n° 29 alunni di cui: 4 disabili, 1 DSA e 2 BES, dal mese di Gennaio al mese di Maggio 2019. Si tratta di un’attività sperimentale intesa a sviluppare le competenze di scrittura in concerto con le specificità dell’indirizzo, di collegare attività laboratoriale e messa in “scritto” di quanto realizzato e appreso. A partire da un problema: classe numerosa con scarse abilità di base, eterogenea negli stili di apprendimento, ma curiosa di tutto ciò che attiene la manualità, si è pensato ad una ricerca – azione di nuove metodologie didattiche atte ad innescare la curiosità, l’importanza di padroneggiare la lingua italiana (registro scritto e registro parlato), lessico specialistico, perfezionare l’attività laboratoriale, sviluppare competenze, anche digitali, e valorizzare l’umanismo di ogni discente. Il percorso, più volte ricalibrato, ha preso forma proprio a partire dai feedback dei discenti nonché da input di vario genere. Inoltre, parte fondamentale è stata la ricerca dei materiali sia mediante risorge digitali che libri tecnici nonché il confronto tra più fonti. Le finalità formative sono di seguito elencate: - Maggiore consapevolezza e gestione della lingua italiana sia livello parlato che scritto mediante utilizzo di un lessico tecnico – scientifico adeguato. - Miglioramento delle abilità di comprensione ed esposizione delle attività laboratoriali. - Intersezione tra le discipline allo scopo di costruire un sapere unico. - Consolidare le relazioni alunni / alunni, alunni /docenti. -Abilità di realizzare una relazione tecnica con lessico specifico. -Favorire l’inclusione. L’attività ha avuto come obiettivo primario la centralità di ogni discente, la didattica non è stata frontale, ma incentrata sul Cooperative Learning e il Tutoring, infatti si è lavorato molto sulla costruzione di gruppi di lavoro omogenei per stili di apprendimento e relazioni sociali allo scopo di favorire l’inclusione e abituare i discenti al rispetto reciproco, ad assumere comportamenti corretti civilmente ed eticamente, nonché sviluppare valori di libertà e senso del dovere,per giungere alla consapevolezza delle proprie potenzialità e saperle mettere a frutto in situazioni reali. Per ottenere tutto questo, in prima istanza, la scolaresca è stata divisa in due gruppi che si alternavano tra laboratorio e“messa in scritto” (relazione tecnico – scientifica) dell’attività laboratoriale. Da subito, è emerso che lo studente/studenti più deboli nelle abilità di base della lingua italiana sono risultati tra i più forti nel laboratorio, dunque facendo leva su tale punto di forza, attraverso la guida dei compagni è riuscito a potenziare anche la scrittura. Nei momenti prettamente teorici, l’aula si è trasformata in laboratorio ossia ciascun alunno del gruppo assumeva un compito ben preciso: chi doveva ricercare sui manuali, chi trovare notizie storiche in rete, chi verificare l’esattezza delle misure prese in laboratorio, chi rispiegare il procedimento tecnico-scientifico, chi trovare i termini tecnici su libri di testo e dizionari e chi riportare alla lavagna i vari passaggi; in questo modo l’alunno/alunni più deboli non si autoescludevano, ma partecipavano attivamente alla costruzione del prodotto (relazione scritta) e nel contempo miglioramenti effettivi si sono registrati anche nelle relazioni sociali. Durante la fase finale dell’attività, la scolaresca, ha lavorato nella sua totalità e insieme ai tre docenti nella costruzione del video, prodotto da loro scelto per rispondere ad un quesito tecnico. Qui si è notata la compagine comportamentale completamente capovolta, giacché ogni alunno, nel rispetto degli altri, si è assunto un compito, ha rispettato le consegne e di riflesso ha garantito la realizzazione del filmato nei tempi stabiliti. Certamente, i docenti hanno dovuto dividere e assegnare i compiti, tuttavia oltre a ciò la scolaresca ha proceduto quasi in autonomia con ottimi risultati sul versante dell'inclusione: rispetto degli altri e fiducia nelle proprie potenzialità. Si allega video elaborato dagli alunni come compito di realtà a conclusione del progetto.
Disciplina/e Insegnata: 
Italiano/ Lab.Tecnologico/ Lab di Tecnologia Meccanica