Nome della scuola:
Istituto Istruzione Superiore G.B. Vaccarini
Link al Video di presentazione:
https://www.vaccarinict.edu.it/wp/wp-content/uploads/Vaccarini-History-Cat-2019.10.11.mp4?_=1
https://www.vaccarinict.edu.it
https://drive.google.com/drive/folders/13o8e1yXpAEi77J2wrjmHNJh6R6I9rHMC
Descrizione del lavoro educativo innovativo e inclusivo:
L’IDEA
Tutto nasce dentro il laboratorio di CAD, Aula n.14, del nostro istituto: un’idea, un
rilievo, un’immagine, una stampante 3D, materiale PLA, ovvero acido polilattico,
sostanza green a base di granoturco biodegradabile, e tanta voglia di fare, superando
le pareti dell’aula.
Un progetto, dunque, che segue una finalità: "fornire un’educazione di qualità, equa ed
inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti" (cfr. Goal 4 dell’Agenda 2030). Un
progetto che avvicina la scuola alla città, ad un suo monumento in particolare, ad una
realtà museale, riscoperta e risignificata da alunni che, avendo maturato competenze
trasversali, si orientano come cittadini attivi e responsabili, in primis del loro futuro.
Proviamo a considerare ogni singola realtà scolastica, ed in particolare quella della
classe IV CAT dell’I.S. “G.B. Vaccarini” di Catania, come un laboratorio permanente di
ricerca organizzativa, educativa e didattica;la pratica laboratoriale che ne segue è
quella che adotta il modello del miglioramento continuo, su base
esperienziale.Castello Ursino, simbolo culturale della dominazione sveva di Federico
IInella città di Catania tra il 1239 e il 1250, viene così abilmente trasformato in un
modello al passo con i tempi. E’ il segno tangibile di una “CULTURA di PROGETTO”
chetrasforma il dialogo educativo di partenza in soluzioni video-digitali
tridimensionali, in cui la creatività supporta un project site-specific,che invita
ogni possibile fruitore ad una riflessione profonda nel viaggio di una storiasolo
apparentemente lontana. Un’esperienza, dunque, multisensoriale, puntellata da un
richiamo costante alle educazioni.
LE FASI DI PROGETTO
La realizzazione è stata frutto di un lavoro relativamente lungo e articolato in 3
diversi step, sempre seguiti e coadiuvati dai noi tutor d’indirizzo. La prima fase, quella
ideativa, si è basata sul recupero e il riutilizzo di rilievi architettonici del Castello
Ursino, fatti nel 2016 da altri alunni nell’ambito della prima esperienza di alternanza
scuola-lavoro. Da lì abbiamo deciso di utilizzare i dati già in possesso della scuola per
avviare la seconda fase di progetto, ovvero la restituzione grafica con software CAD
e la modellazione 3d del castello. Infine la terza fase, mediante l’utilizzo di apposita
stampante in 3D, ovvero la realizzazione del prototipo in scala, in materiale PLA.
Una volta realizzato il modello, l’obiettivo finale è per noi la commercializzazione dello
stesso, come kit di montaggio, con annesso foglio d’istruzioni e una breve descrizione
storico-artistico-culturale del Castello Ursino.
IL RISULTATO
Il modello 3 D è il risultato finale o “prodotto culturale”, costruito nel tempo,
attraverso un sistema produttivo coincidente con un insieme di istituzioni messe
all’opera, che si avvalgono di differenti attori sociali: da un’attività culturale, legata ad
un progetto, si passa così ad un prodotto rispondente ad un potenziale standard o
traguardo di qualità, «percepito» e/o potenzialmente «venduto» come «tipico» e
«tipizzante». La scuola si riappropria così di un suo ruolo educativo/formativo e di una
sua incisiva presenza nella tutela e riscoperta del patrimonio storico-artistico-
culturale del suo territorio.
LA RICEZIONE
Il successo di un prodotto culturale dipende dall’interpretazione dei consumatori,
ossia dall’attribuzione di significati da parte di questi ultimi.Ma chi fruirà di tale
prodotto? L’orizzonte delle aspettative del fruitore resta aperto e soggetto alle
risignificazioni di tutte le risorse umane del mondo della scuola e del territorio.
Con il prezioso contributo della D.S. Prof.ssa Salvina Gemmellaro e dei docenti dell'idea progettuale e tutor del progetto Proff: Manlio Giustiniani e Mario Matarazzo.