Nome della scuola:
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “GIOVANNI XXIII” - ROMA
Link al Video di presentazione:
http://www.iduesarchiaponi.com/video-robogio-2-3/
Descrizione del lavoro educativo innovativo e inclusivo:
L'idea è nata osservando come i risultati e l'impegno degli allievi aumentino nel momento in cui l'apprendimento viene racchiuso in uno scenario di gioco che pone gli alunni al centro dell'azione. Il corso è stato rivolto agli alunni di tutte le classi dell'ITIS “GIOVANNI XXIII”. Nel gruppo si sono integrati in maniera ottimale due alunni con problematiche. Nel laboratorio scolastico mediante delle lezioni frontali sono stati proposti i primi rudimenti della Robotica (il linguaggio di programmazione per la gestione, la conoscenza delle diverse parti da assemblare, le loro caratteristiche tecniche, etc.) per poi lasciare l'azione di realizzazione e sviluppo di un singolo prodotto a piccoli gruppi di alunni.
Dopo aver descritto le caratteristiche dei singoli sensori, agli alunni è stata demandata la realizzazione hardware del manufatto e la messa a punto dell'adeguato software di gestione. In questo modo sono state le stesse squadre a cercare, talvolta in modo confuso se non addirittura errato, le soluzioni ai problemi pratici che si sono via via presentati. Il compito ritagliato per l'insegnante è stato quello di far notare al gruppo gli errori commessi e di conseguenza le caratteristiche da modificare per trovare un risultato migliore di quello già raggiunto.
Quasi tutti gli alunni che hanno frequentato il corso lo hanno concluso partecipando a gare di Robotica (la RomeCup 2019).
Per raggiungere gli obiettivi didattici oltre la lezione frontale sono state utilizzate, per una percentuale notevole del tempo, anche delle metodologie attive:
1. BRAIN STORMING, per focalizzare il problema e per migliorare il processo creativo, lavorando in gruppo.
2. FLIPPED CLASSROOM, il tempo del corso è stato usato in modo preponderante per attività collaborative, esperienze, e attività di laboratorio, in cui il docente si è configurato come “regista” dell’azione didattico-formativa.
3. PROJECT WORK, per consentire la realizzazione del progetto concreto e sperimentare le problematiche organizzative, operative e relazionali ad esso legate.
4. LEARNING BY DOING, per imparare a mettere in pratica le attitudini, sperimentando direttamente le conseguenze delle scelte adottate.
5. EXPERENTIAL e COOPERATIVE LEARNING, per favorire, attraverso l'azione e la sperimentazione diretta di situazioni, l'emergere di vocazioni, la valorizzazione di inclinazioni personali e lo sviluppo di abilità di problem solving con la successiva interpretazione nel lavoro di gruppo.
6. PEER TO PEER, gli allievi che hanno dimostrato maggiore interesse, o hanno pensato ad innovazioni più interessanti, hanno svolto il ruolo di tutor per quelli con più difficoltà.
L'attività del corso è stata diversificata ed ampliata sia per coinvolgere un maggior numero di alunni, ed anche di docenti, che per permettere una maggiore crescita culturale ai discenti.
Sono già state concluse le attività di:
1- CORSO DI ROBOTICA
2- ORIENTAMENTO TRA PARI (orientamento scolastico)
3- SVILUPPO DI LEZIONI ON-LINE (materie scientifiche / robotica)
Sono in via di studio e sperimentazione, alcune solo in via teorica, le attività di:
4- STUDIO AUTONOMO – ASSISTITO
5- REALIZZAZIONE MECCANICA (stampante 3D)
6- SVILUPPO DI APP (controllare un robot, etc.)
7- FOTOGRAFIA (times lap, etc.)
8- SVILUPPARE IDEE (think tank)
9- SVILUPPI INDUSTRIALI
Le aspettative sono sia di sviluppare in modo più approfondito le attività già concluse sia di poter ampliare l'offerta formativa con altre idee che al momento attuale non sono state ancora definite.