Nome della scuola:
Istituto Comprensivo di Tarcento
Link al Video di presentazione:
https://youtu.be/z47CGIsvWLE
Descrizione del lavoro educativo innovativo e inclusivo:
È compito del sistema scolastico formare “cittadini giusti” e “ben educati”, capaci cioè di perseguire il bene attraverso la lealtà e la solidarietà, che è una condizione necessaria per la costruzione della “società buona” (Chiosso). Da questa prospettiva prende le mosse il percorso di studio di matematica ora presentato, attivato durante l’Ora di alternativa all'Insegnamento della Religione Cattolica e proposto a studenti, alcuni dei quali stranieri, della classe prima e seconda di una Scuola secondaria di primo grado del Medio Friuli.
L’ipotesi di lavoro è la seguente: lo studio della matematica, e la sua pratica nel laboratorio di informatica, può contribuire a sviluppare le competenze di cittadinanza degli studenti, declinate anche in termini interculturali. Il modello educativo che ho assunto come riferimento è aderente all’approccio di Emma Castelnuovo, la quale in maniera pionieristica ha finalizzato lo studio della matematica alla formazione di futuri cittadini attivi, curiosi, critici e colti.
La scelta della matematica per lavorare anche con studenti con background culturale straniero non è casuale: la matematica è per sua natura idonea allo studio e all'applicazione da parte di ogni studente, indipendentemente dalle competenze linguistiche; infatti, il suo linguaggio è universale, compatto e semplificato (Castelnuovo); inoltre, fare matematica insegna agli alunni ad essere precisi e a dare peso ad ogni affermazione, dando dunque particolare cura al linguaggio (Lorenzoni).
Le attività hanno riguardato i seguenti ambiti: a) matematica per la cittadinanza; b) statistica per la cittadinanza; c) etnomatematica e matematica interculturale; d) laboratorio di informatica per la cittadinanza. Di particolare interesse sono state le attività interdisciplinari da me create, ricordo ad esempio quelle dal titolo "Mentire con le medie", "Frazioni a Fontamara" e "La teoria della stupidità umana di Carlo M. Cipolla", documentate nell'elaborato finale di master allegato. Gli studenti hanno dunque assistito a lezioni innovative e ad interessanti attività pratiche, come è stato ad esempio il caso del laboratorio di informatica per la cittadinanza; quest'ultimo ha affrontato le seguenti tematiche: diritti e doveri sul web; l'accumulazione dei dati personali e la privacy ai tempi di internet; breve guida all’uso consapevole dei social network.
I supporti tecnologici utilizzati sono stati: i) la LIM per presentare le lezioni; ii) i computer per navigare sul web; iii) il foglio di calcolo elettronico (Calc) per gli esercizi di matematica.
L’indicatore di interesse degli allievi è corrisposto al numero cospicuo di interventi fatti durante le attività. Grazie alle verifiche effettuate e ai feedback ricevuti da alcuni colleghi, ho appurato progressi nell’apprendimento della matematica e dell'informatica e lo sviluppo di competenze di cittadinanza e interculturali.
Il percorso attuato è replicabile nel tempo, come in effetti sta avvenendo per mie le lezioni di Alternativa negli ultimi anni; la metodologia proposta è inoltre trasferibile in altri contesti e per altre discipline, anzi il mio auspicio è che l’educazione alla cittadinanza attiva e critica trovi un crescente spazio nei curricoli di altre discipline scolastiche, come è previsto anche dalla recente legge sull'Educazione Civica.
Disciplina/e Insegnata:
Alternativa all'IRC, specializzazione per il sostegno didattico